gucci taschen billig louis vuitton tassen kopen online tiffany sale mont blanc pens discount moncler jacken abercrombie sale online

�..E vengo a risvegliarti col mio canto�

Teatro Salieri di Legnago

Beppe Montresor

Tutto esaurito al Teatro Salieri di Legnago: Grazia De Marchi canta la Terra Veronese

Senza voler fare facile retorica, un concerto/spettacolo particolare quello cui abbiamo assistito l'altra sera a Legnago, al Teatro Salieri, di cui sono stati protagonisti Grazia De Marchi (accompagnata da Grazia Colombini alla viola, Andrea Gazzini alla chitarra e Dario Righetti alla fisarmonica), i Folkamazurka e il Gruppo Ricerca Danza Popolare), per la regia di Nicola Dentamaro. Al di l� dell'ormai riconosciuta valenza degli artisti in questione, esaltata dall'efficace e suggestivo gioco delle parti pensato per l'occasione da Dentamaro (che ha saputo ricreare, anche sull'"austero" palco del "Salieri", l'antico sapore di una festa contadina), � stata anche la particolarit� del pubblico a dare un valore aggiunto alla serata.

Lo spettacolo, infatti, rientrava tra le iniziative organizzate per celebrare il trentesimo anniversario dell'Associazione Veronesi nel Mondo e in platea erano presenti molti rappresentanti di vari circoli di nostri concittadini emigrati all'estero, in visita a Verona per l'occasione (provenienti dal Brasile, dall'Argentina, dal Canada, dal Sudafrica, dalla Francia...). Cos� quando, dopo la bella introduzione con le polke e le manfrine suonate e ballate dai Folkamazurka e dal Gruppo Ricerca Danza Popolare (che nel corso della serata hanno pi� volte lavorato...di concerto, con esiti molto piacevoli per le orecchie e per gli occhi), Grazia De Marchi � salita sul palco entrando dalla platea, intonando "Mamma mia dammi 100 lire", abbiamo visto intorno a noi parecchi occhi lucidi: quelli di persone di una certa et� che magari oggi parlano un italiano un po' strano (in Brasile lo chiamano 'talian'), ma che ricordavano bene i versi della canzone, e la canticchiavano a bassa voce con lo sguardo fisso su Grazia.

E crediamo che anche la De Marchi (che ha dovuto...litigare con un microfono muto al momento di "Maridève Butelote"), di rimando, abbia còlto questa palpabile emozione della platea (il Salieri, per questa particolare serata ad ingresso gratuito, era al "tutto esaurito"): forte della sua proverbiale presenza scenica, ha offerto una performance energica, intensa, insistendo spesso, negli intervalli parlati tra una canzone e l'altra, sull'importanza fondamentale del non recidere mai il filo che ci lega alle nostre radici. Perch� anche le schermaglie amorose, i consigli pratici della "mama vecchierela", le scherzose allusioni erotiche di "Se te toco", le filastrocche 'cumulative' o i 'liolèla' delle villotte, insomma tutto quanto sigla in termini contenutistici ed espressivi la tradizione veronese (ma in fondo anche quella di musiche popolari di altra provenienza), costituisce un "bagaglio d'appartenenza" importante, magari lontano ma da non dimenticare. Si tratti dell'invito liberatorio di "Bal� Cant� Butèle" (di grande, festoso effetto nell'esecuzione corale di Grazia e i suoi musicisti, dei Folkamazurka e del Gruppo Ricerca Danza Popolare), o invece della delicata intimit� che avvolge una bellissima "Nina nana" originariamente recuperata dal Coro Fontanelle di San Bonifacio.

Il concerto � stato presentato da Lucio Salgaro, popolare volto televisivo veronese, ed ha visto salire sul palco, prima dell'ingresso della De Marchi, il presidente dell'Associazione Veronesi nel Mondo, Claudio Valente, nonch� i due vicepresidenti dell'associazione, Sergio Ruzzenente in rappresentanza del Comune di Verona, e Adimaro Moretti degli Adimari in rappresentanza della Provincia di Verona, che si sono fatti testimoni del palpabile entusiasmo in sala. Il Maestro Federico Bellomi ha donato il nuovo logo dei Veronesi nel Mondo al sindaco di Legnago, Silvio Grandini. Prima di costruirsi la fama come pittore e professore, Bellomi � stato minatore a Saint-Etienne, in Francia, e ha spiegato che il logo da lui realizzato vuol esaltare il senso della famiglia e del lavoro che caratterizza il mondo dell'emigrante. Nel logo compaiono vari simboli associati a Verona: l'Arena, Cangrande, i marmi della Valpolicella, il torchio ad evocare la grande tradizione nella grafica della citt�, e ancora l'uva, la frutta, il vino.

Sono stati poi premiati Margherita Ferrari della Fondazione Salieri di Legnago, Sergio Tommasetto condirettore della Crediveneto, e Lucia Baltieri presidente della Pro Loco di San Mauro di Saline nonch� di tutte le Pro Loco della provincia di Verona. Don Walter Soave, premiato a sua volta, ha tenuto un breve ma toccante discorso sul mondo dell'emigrazione: "L'emigrazione � un dramma atroce - ha ricordato - e nello stesso tempo una verifica dei valori cristiani nell'uomo, soprattutto nella persona che accoglie l'emigrante. Dobbiamo essere buoni anche con chi arriva qui da noi, perch� tutti i migranti sono uguali, lasciano qualcosa e qualcuno nella propria patria. E sono stati proprio i migranti � ha concluso � i primi costruttori dell'Europa Unita".

Lo spettacolo di Grazia De Marchi, ancora a festeggiare i trent'anni dei Veronesi nel Mondo, e' stato replicato il 30 novembre a Cerea, in occasione della "Festa dell'Agricoltura".

Beppe Montresor

http://www.veronesinelmondo.org/vnm_12_2002/3_4.

(postato da Leon Ravasi - 15:25)

torna indietro